Porco Rosso, stranieri alla terra

(scritto nel 2010)

porco-rosso-recensioneMarco Pagot è un pilota di idrovolanti da caccia durante la prima guerra mondiale, che sopravvissuto al conflitto si ritrova trasformato in un maiale antropomorfo: a 18 anni dalla creazione, arriva in Italia “Porco Rosso”, film di Hayao Miyazaki.

Marco-Porco Rosso combatte contro i pirati dell’aria che assaltano sugli idrovolanti le navi da crociera , in un Adriatico in parte realissimo (i campanili dei paesini istriani uguali a quello di San Marco a Venezia), in parte fantasioso come il Mar dei Sargassi immaginato da Salgari. Un universo libertario dove i “nemici” si ritrovano la sera, uno a fianco all’altro, in un’isoletta-albergo gestito da una bellissima donna dallo sguardo triste. I veri cattivi sono i fascisti, non in quanto tali, ma perchè accettano di combattere sotto padrone, si sono sistemati sotto padrone. Potrebbero anche combattere per Stalin, anzichè per Mussolini. Tra gli altri sono citati Arturo Ferrarin (storico trasvolatore Roma-Tokyo nel 1923, qui rappresentato come amico di Porco rimasto in Aeronautica Militare, sospeso tra la fedeltà all’amicizia e l’obbedienza prezzolata) e altri due assi, Francesco Baracca e Adriano Visconti, evocati nel nome come piloti mercenari imbarcati sulle navi da crociera.

Il tema centrale è il senso di colpa dei sopravvissuti e della fuga dal mondo, della solitudine dei cavalieri dell’aria (“un porco che non vola è un porco e basta”). La scena del paradiso dei piloti innocenti consegnati al volo eterno, non più divisi dalle bandiere, è davvero emozionante. Impossibilità di tornare tra gli uomini e libertà impregnano anche il finale, aperto ed enigmatico, affascinante e difficile da accettare per un pubblico sempre più formato sulle semplicistiche ricette del cinema americano.

(Eccezionali sono le scene di combattimenti aerei con colonna sonora di musica classica, lontane dall’eccitazione e dalla confusione dei cartoni animate e vicine a classicissimi del genere bellico-aeronautico come “I lunghi giorni delle aquile”. Precisissimi e numerosissimi i riferimenti al mondo al mondo aeronautico)

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.