La RetroRonde 2014 a Oudenaarde

retroronde_oudenaarde_2014Quest’anno – tanto per dirvi l’attesa e le aspettative – ho fatto le cose con enorme anticipo: alla RetroRonde 2014 (il Giro delle Fiandre d’epoca) mi sono iscritto poche ore dopo l’apertura delle registrazioni, nel dicembre 2013, entuasiasta dell’edizione dell’anno scorso.  La domenica è un tripudio di colori di maglie di lana, il nostro gruppo di amici italiani si ricompatta sulla via, “pilotato” dall’inesauribile Giulio Carbone da Genova («ma dobbiamo vincere?» si chiede qualcuno, quando il nostro impone il passo veloce in pianura). Ci si aspetta talvolta in cima ai muri e si fa fronte comune contro il vento, rrche sui pianori erbosi si fa sentire, lanciato dalla costa del Mare del Nord verso l’interno… cioè nel senso opposto al nostro. L’ingresso a Oudenaarde non è proprio trionfale (abbiamo perso molto tempo per qualche guaio meccanico) ma alla fine si sa che una birra fa gola di più di un mazzo di rose: finisce tutto con gran bevuta di birra Kwaremont, sorsi per vendicarsi del muro in pavè.

Nota organizzativa: quest’anno ho “accoppiato” la Ronde con una puntata al sabato in terra di Francia, per assaggiare i pavè della Paris-Roubaix (cinque settori in zona Wallers-Arenberg-Hornaing): la distanza tra il Dèpartement Nord e le Fiandre occidentali è davvero ridotta, l’accoppiata tra l’esperienza su due pavè così diversi è decisamente consigliabile a tutti.

Leggi anche: il mio racconto dell’edizione 2013

Cosa mi è piaciuto
IMG_6803– il percorso cambiato rispetto allo scorso anno: quest’anno i muri più impegnativi erano nei primi 50 km (con Kwaremont e De Rampe a fare da “boa” a metà percorso), mentre la seconda metà era meno impegnativa dal punto di vista altimetrico
– l’esperienza in gruppo, avendo pedalato con un folto gruppo di amici italiani, alcuni dei quali conosciuti meglio proprio in questi giorni di Fiandre, altri incontrati per la prima volta, come Carlo milanese-olandese (che nel finale ha ancora gambe buone per ballare con le ragazze fiamminghe, come testimoniato dalla galleria fotografica)
retro ronde– come l’anno scorso, mi sono molto divertito sui pavè pianeggianti, a volte schiettamente rurali (per la presenza di fango, tracce di paglia e letame e persino per passaggi dentro le fattorie). Nell’edizione 2014 alcuni tratti molto belli come Huisepontweg o Molendamstraat erano quasi a fine percorso, il che mi ha permesso di “aggredirli” di più rispetto al 2013, quando ero stato più prudente nell’impegnare energie. Molto bello anche il tratto di Kampeland, lunga rampa in leggera salita, con fondo di pavè sconnesso
– i ristori sempre ricchi e vari. Certo, un goccio di birra si poteva metterlo senza farci retro_ronde_pave_2014attendere il traguardo!  :-)
– il clima perfetto nell’evocare almeno un po’ – fuori stagione – l’atmosfera del vero Fiandre: pioggia finissima nei primi chilometri, cielo ancora grigio, vento tra i prati, poi il sole più forte nel primo pomeriggio

Cosa mi è piaciuto di meno
retro_ronde_oude_kwaremont– complice la veloce discesa e un’indicazione un po’ troppo spartana, il grosso del mio gruppetto si è perso il passaggio su De Rampe, il ripidissimo muro in pavè a due passi dall’Oude Kwaremont (nella foto), che lo scorso anno mi aveva sorpreso e che avevo voglia di “domare” anche quest’anno

Leggi anche: altri miei post sul Belgio (non solo bici)

Un breve video nella parte iniziale del percorso:

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